Avete mai sentito parlare delle mod meccaniche o dei tubi meccanici? Si tratta di dispositivi molto semplici per quello che riguarda il funzionamento ma che richiedono una pratica di svapo medio-esperta.
Un mondo di meccaniche
I tubi meccanici, conosciuti in ambito anglosassone come mechanical mod o mech mod, sono una tipologia di sigaretta elettronica comparsa sul mercato nei primi anni 2000: la loro forma cilindrica più o meno slanciata ricorda quelle delle torce elettriche manuali, tanto che alcuni sostengono che il termine mod sia l’abbreviazione di (torch) modified, cioè (torcia) modificata.
Il termine meccanico, invece, indica che questi dispositivi non sono dotati di circuiti stampati, né di possibilità di regolazioni digitali.
Il loro funzionamento, dunque, è del tutto determinato dalla “meccanica” dell’apparecchio e di chi lo usa.
Come funzionano i tubi meccanici?
I tubi meccanici alloggiano nel cilindro, solitamente metallico anche se esistono versioni in legno o materiale plastico, una batteria 18650, collegata direttamente a un interruttore, o switch, da una parte e a un connettore 510 dall’altra su cui si innestano gli atomizzatori, preferibilmente RBA o RTA.
Quando questi tre elementi sono collegati tra loro, batteria, switch e connettore, la corrente elettrica inizia a fluire attraverso le resistenze che si trovano all’interno della tank.
Come in qualsiasi altro dispositivo elettronico, le coil, poste a contatto con il liquido da svapare, cominciano a scaldarlo e a vaporizzarlo per convogliarlo verso il drip tip.
Appena si rilascia lo switch, il flusso di corrente si interrompe dato che il circuito viene aperto. Molti tubi meccanici presentano il bottone sul fondo del dispositivo, motivo per cui c’è un anellino di sicurezza che ne previene l’accidentale accensione quando si ripone il dispositivo in posizione verticale.
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Uno svapo per intenditori
Un fattore importante da tenere in considerazione, però, è che nei tubi meccanici non esiste una regolazione del flusso di corrente generato dalla batteria: tutta la potenza raggiungerà quindi le resistenze ed è solo la dimensione e gli ohm di queste ultime ad assorbirne più o meno la quantità.
Ecco perché per svapare con i tubi meccanici non è indicato per tutti, ma solo per chi ha nozioni o esperienza dell’applicazione dei principi della legge di Ohm, in modo da poter installare sul proprio dispositivo le coil giuste.
Questo perché al variare della carica della batteria, che andrà via via esaurendosi, bisognerà di volta in volta compensare innestando resistenze minori per ottenere il risultato atteso. Viceversa, anche lasciando la stessa resistenza, si otterranno svapate diverse in base al livello della batteria.
Non solo, non potendo intervenire sul flusso di erogazione della corrente elettrica, né sul wattaggio a cui si vorrebbe svapare, bisogna stare molto attenti a non esagerare perché non esistono dispositivi di sicurezza: il rischio di surriscaldamento o di esplosione della batteria è tangibile!
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Perché scegliere un tubo meccanico?
Qualche anno fa l’unico modo per raggiungere alti wattaggi era usare queste mod meccaniche, perché le sigarette elettroniche dell’epoca arrivavano a stento ai 100 watt.
Oggi, invece, il mercato è pieno di prodotti in grado non solo di superare e persino triplicare quella soglia, ma anche di regolare durante la svapata l’intensità con cui si vuole che il dispositivo lavori.
I tubi meccanici sono appannaggio di svapatori esperti nel rebuilding e che amano le sfide, tanto che costano – a fronte del funzionamento tutto sommato basilare – in media più di tutti gli altri dispositivi elettronici.
Per capire la durata della batteria e il livello di carica che permette un determinato tipo di svapata ci vogliono decine di tentativi, che richiedono pazienza e determinazione.
Tra i vantaggi, però, delle mod meccaniche c’è sicuramente quello della longevità: sono infatti indistruttibili, durature e facili da manutenere.
Ideali per la personalizzazione, i tubi meccanici garantiscono anche un’intensità dei puff impareggiabile, potendo contare sull’energia diretta fornita dalla batteria, motivo per cui sono i tubi meccanici sono i preferiti dai cloud chaser.
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