In fila al check in per il deposito valige, in fila al controllo bagagli, in fila al gate aspettando l’aereo: se solo si potesse svapare in aeroporto liberamente! In generale i terminal sono croce e delizia di tutti i viaggiatori, da quelli più organizzati e avvezzi agli spostamenti a quelli alle prime armi che si perdono dietro sigle, numeri e chiamate all’interfono.
Ma se viaggiare è un sogno, doversi trattenere in aeroporto senza poter azionare la propria sigaretta elettronica può diventare un vero e proprio incubo, soprattutto in caso di ritardi o di voli particolarmente lunghi.
Si può svapare in aeroporto?
La risposta è… nì. In realtà dipende da molteplici fattori, da dove ci si trova e verso quali paesi si viaggia. La legislazione in materia di sigarette elettroniche, sebbene regolata differentemente da quella delle classiche bionde, è cambiata nel corso degli anni e deve ancora raggiungere una forma definitiva.
Quindi, se all’inizio della diffusione delle e-cig era possibile svapare in aeroporto senza restrizioni, da qualche anno, con l’irrigidirsi delle norme antifumo nei luoghi pubblici o densamente frequentati, i dispositivi elettronici hanno subito un contingentamento più serrato.
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Dove si può svapare in aeroporto?
Quasi tutti gli aeroporti ormai sono dotati delle cosiddette Smoking Area, Smoking Lounge o Smoking Room, spazi delimitati da pareti solitamente trasparenti all’interno dell’edificio in cui è possibile fumare, oltre che svapare.
Sono infatti attrezzati con sedie, cestini e posacenere, strutturati con un impianto di aspirazione e ventilazione che impedisce al fumo o al vapore di propagarsi negli ambienti attigui.
Le Smoking Area possono accogliere contemporaneamente sia i fumatori tradizionali che gli svapatori, che saranno liberi di trattenersi all’interno di questi luoghi per tutto il tempo necessario a concedersi una pausa di relax.
L’unico inconveniente è quello che, per quanto ben arieggiate, le aree fumatori sono spesso impregnate di odori derivanti dal fumo tradizionale, sgradevoli a chi ormai ha abbandonato il tabacco scegliendo il mondo delle sigarette elettroniche.
Anche fuori dagli aeroporti esistono delle zone apposite in cui è possibile svapare prima di entrare nel terminal: sono segnalate, esattamente come le Smoking Area, dal appositi segnali e spesso anche tratteggiate per terra da linee entro le quali si può fumare liberamente.
Un ultimo appunto: spesso le zone designate si possono trovare all’interno dell’aeroporto, dopo i controlli di sicurezza ma in terminal diversi da quello da cui si parte. Seguendo le indicazioni sono solitamente raggiungibili da ogni gate, ma occhio al tempo di permanenza! A volte sono davvero lontane!
Attenzione alle regole: cambiano di paese in paese
È bene notare, tuttavia, che non tutti gli aeroporti hanno le stesse regole. Prima di mettersi in viaggio è consigliabile consultare i siti delle strutture per sincerarsi se e dove è possibile svapare oppure dare uno sguardo all’indirizzo www.airportsmokinglounge.com.
Per fare un esempio, a Heathrow, Gatwick e Stansted, principali scali di Londra, non è ammesso svapare all’interno degli edifici dei terminal, ma solo all’esterno, così come a Palermo, Genova o Brindisi.
Si può svapare in aeroporto una volta scesi dall’aereo?
La prima cosa che vorrebbe fare uno svapatore quando rimette piede a terra dopo un lungo volo è accendere il proprio dispositivo e prendere una boccata di vapore.
A volte capita di atterrare lontano dall’edificio aeroportuale e di dover attendere la navetta che fa da spola con il velivolo, situazione ideale per rilassarsi con l’ejuice preferito e distendere i nervi.
Ebbene, in questi casi bisogna saper contenere l’irresistibile voglia di puff perché anche le piste sono soggette alla regolamentazione dell’aeroporto, quindi è vietato fumare o svapare sinché non si raggiunge un’area designata.
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