Resistere alla tentazione di provare gusti sempre nuovi con la tua fida ecigarette è difficile, ma per quanto tempo puoi tenere quelle boccette in borsa o in un cassetto prima di ritrovarti tra le mani un liquido scaduto e inutilizzabile?
Anche gli ejuice a un certo punto ci abbandonano: in questo articolo approfondiremo l’argomento liquidi scaduti, spiegandoti come fare per capire se il tuo eliquid non è più utilizzabile e rispondendo alle domande più comuni.
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Dopo quanto tempo scade il liquido per sigaretta elettronica?
Per la legge italiana, i liquidi per sigaretta elettronica, che vanno inalati e non ingeriti, non sono considerati prodotti alimentari, quindi le case produttrici non sono soggette all’obbligo di indicare la data di scadenza sulla confezione.
Tuttavia, poiché diversi dei loro componenti – in particolare aromi e basi neutre – rientrano nella categoria dei prodotti alimentari o assimilati, potresti effettivamente trovare la data di scadenza sulla boccetta o sul tappo di liquidi prodotti in Italia o all’interno dell’UE.
Se non dovesse essere così, niente panico! Troverai sempre riportato da qualche parte il numero del lotto e la data di produzione. In questo caso, come regola generale, tieni presente che i liquidi per sigaretta elettronica conservano le proprietà organolettiche originarie per circa due anni.
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Cosa succede al liquido per sigaretta elettronica una volta aperto il flacone?
Anche se hai acquistato il liquido poco dopo la sua produzione, una volta aperto il flacone, il suo contenuto potrebbe essere soggetto a deterioramento. Le cause che possono influire sull’alterazione del liquido e la sua degradazione possono essere diverse. Ecco alcuni fattori di cui tener conto:
- Ossidazione: se i liquidi vengono esposti per lungo tempo alla luce solare o all’aria, possono deteriorarsi. Vale soprattutto per i liquidi con nicotina, che è un componente particolarmente soggetto a ossidazione. In casi come questo, osserva il tuo eliquid: potresti facilmente notare che ha cambiato colore e che l’hit, cioè il colpo in gola, non è più molto marcato.
- Tipologia di aroma: per la loro composizione, alcuni aromi sono più resistenti di altri. Sia che si tratti di aromi chimici o naturali, i fruttati sono in genere quelli che tendono a rovinarsi più rapidamente. I tabaccosi e i cremosi, invece, hanno un processo di maturazione piuttosto lungo, che garantisce anche una maggiore stabilità dell’aroma nel tempo.
- Scarsa attenzione alla qualità dei prodotti: può sembrare una frase fatta, ma la qualità paga. Se scegli liquidi o componenti a basso prezzo, potresti ritrovarti in breve tempo a svapare un aroma molto diverso da quello originario.
Come vanno conservati i liquidi per sigaretta elettronica?
Inutile dire che uno dei modi più efficaci per evitare di ritrovarti a svapare un liquido scaduto prima del tempo è conservare tutto in maniera appropriata.
Per prima cosa, tieni sempre presente che i liquidi per sigaretta elettronica possono ossidarsi: conservali sempre al riparo dalla luce e a temperatura ambiente, meglio ancora se fresca, in un luogo asciutto.
Se crei personalmente i tuoi eliquid, conserva i componenti in boccette create appositamente per questo scopo, niente involucri fai-da-te e nemmeno contenitori a tenuta stagna: sempre meglio seguire i consigli dei produttori. E ricorda sempre di non lasciare mai le boccette aperte per non favorire l’ossidazione del contenuto.
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Come faccio a capire se il liquido è scaduto?
Anche se non ricordi l’esatta data di scadenza, puoi accorgerti di star svapando un liquido scaduto semplicemente osservandolo.
Se noti che il tuo liquido o la base neutra hanno cambiato colore, è possibile che si siano ossidati. Ma, se vuoi una prova definitiva che il tuo liquido preferito sia ormai scaduto, ti basterà svaparlo.
Generalmente gli aromi scaduti cambiano sapore in maniera sensibile. Di solito, un liquido scaduto da poco assume un retrogusto dolciastro o amarognolo, che col passare del tempo può diventare decisamente cattivo.
In generale gli aromi naturali tendono a perdere sapore finché non ti ritrovi a svapare quella che sembra poco più di una base neutra. Quelli sintetizzati, invece, subiscono il processo contrario: ti sembrerà di svapare un composto dai sentori fortemente chimici che conserva ben poco del suo gusto originale.
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Cosa succede se svapo un liquido scaduto?
Come dicevamo poco fa, potresti ritrovarti a svapare un liquido dal sapore stucchevole o amaro, con un hit pressoché assente.
La buona notizia è che il liquido scaduto, essendo composto anche da sostanze che ne assicurano la lunga conservazione, non diventa comunque tossico. Il glicole propilene è un batteriostatico – quindi impedisce la proliferazione di batteri all’interno del liquido – e, di conseguenza, puoi continuare a svapare senza temere intossicazioni o problemi di salute… certo, al costo di un’esperienza di svapo poco soddisfacente se non addirittura fastidiosa.
Dove devo gettare il liquido scaduto?
Quando il tuo liquido è ormai così deteriorato da non essere più svapabile, è il momento di gettare via tutto. Per disfarti degli ejuice ormai inutilizzabili, una soluzione veloce e amica dell’ambiente è recarti in una farmacia, che lo smaltirà come un farmaco scaduto. Oppure, se hai bisogno di altre dritte per smaltire eliquid e boccette in maniera responsabile, leggi il nostro vademecum per un corretto smaltimento di liquidi e involucri.
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