L’iStick PICO di Eleaf è uno dei modelli più famosi e conosciuti al mondo. Il suo successo non è un caso e le ragioni della sua diffusione risiedono nella praticità, affidabilità, semplicità ed economicità del dispositivo.
Unpacking iStick PICO
Lo starterkit iStick PICO 75W contiene la mod, una tank, due resistenze da 0.3 e 0.5 ohm, il cavetto usb e un sacchetto di o-ring e guarnizioni. La batteria di tipo 18650 non è inclusa.
Come il modello Pico Squeeze, anche nel caso dell’iStick PICO e materiali e l’attenzione ai dettagli non passano inosservati: Eleaf ha puntato infatti su una mod dalle dimensioni molto ridotte, circa 7×4,5×2,3 cm, cosa che la rende adatta a tutte le tasche, garantendo la massima portabilità in ogni situazione, senza lesinare sul design e sul piacere di un oggetto piccolo ma esteticamente gradevole.
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Com’è fatta la iStick PICO
Simile per struttura alla Squeeze, di cui si può considerare una diretta evoluzione, l’iStick PICO si presenta con un corpo semplice ed elegante.
L’atomizzatore Melo 3 mini si innesta con un attacco 510 a fianco dell’alloggiamento della batteria, dispone di una tank che si riempie dall’alto, facilitando le operazioni di refilling e rendendo il dispositivo ancora più versatile, tanto da non dover smontare il pezzo per ricaricare il liquido. Nonostante contenga solo 2 ml, il sistema di apertura e ricarica è talmente semplice da non compromettere il piacere della svapata.
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Il display e il menu
La iStick Pico è dotata di un display luminoso e ben leggibile sul fianco, con tasti reattivi posizionati strategicamente sul fondo della box che facilitano lo scorrimento del menu e dei settaggi.
L’interfaccia è intuitiva e pratica all’uso, aiutando nelle operazioni di selezione anche per svapatori inesperti.
Il menu della mod è sorprendentemente ricco e complesso, nonostante le esigue dimensioni del dispositivo. Per esplorare le modalità a disposizione è sufficiente premere 3 volte il tasto di accensione, così da accedere alle regolazioni di Wattaggio, Bypass e Controllo della temperatura, a seconda che le resistenze siano in nickel, acciaio o titanio.
La mod consente anche di registrare fino a 3 settaggi in memoria, per garantire all’utente un più rapido recupero delle impostazioni a seconda delle preferenze.
Potenza e temperatura
Per quanto riguarda il settaggio, la pod mod permette di regolare la temperatura con cui vengono riscaldate le resistenze, in modo da poter adattarsi al tipo di svapata che si preferisce, tenendola costante. Ma non temete, il dispositivo ha anche un sensore per evitare che si arrivi al temuto dry hit: il controllo della temperatura preserverà le resistenze quando lo stoppino dovesse risultare troppo asciutto.
Infine, dando un’occhiata alle impostazioni di wattaggio, ci si potrà facilmente rendere conto che nonostante le dimensioni ridotte la iStick Pico permette di arrivare a potenze da 75W, cosa non trascurabile per chi volesse divertirsi a sperimentare il cloud chasing.
Il piacere di una nuvola di vapore
Un altro punto a vantaggio dell’iStick Pico è la qualità e la quantità di vapore che si sprigiona a ogni boccata. Gli utenti di questo modello sono tutti concordi sul fatto che la svapata è accompagnata, dall’inizio alla fine, da nuvole di vapore denso, intenso e appagante.
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iStick PICO 2 e Plus
Eleaf ha rilasciato anche modelli successivi dell’istick PICO che rispecchiano tuttavia gli stessi standard dell’originale.
La versione 2 modifica la posizione dei tasti e la fattura della box mod, mantenendo pressoché inalterata la struttura.
Infine la Plus è un restyling aggiornato delle precedenti, con un’attenzione particolare alla scocca in acciaio satinato e un attacco per atomizzatori più grandi.