È di pochi giorni fa la notizia ufficiale: il Presidente Biden ha firmato il disegno di legge che introduce il divieto di commercializzazione della nicotina sintetica in tutto il territorio degli Stati Uniti. Ma quali saranno le conseguenze?
Niente più nicotina sintetica negli USA, quali saranno le conseguenze?
Una notizia che ha allarmato gli amanti dello svapo in tutto il mondo, e a buona ragione.
In primo luogo, al provvedimento seguiranno tempi difficili per molti produttori e rivenditori di eliquid, che potrebbero vedersi costretti a chiudere le attività.
Ma, al di là del contraccolpo economico, il problema più grande è in realtà il rischio che questa decisione rappresenta per la salute pubblica: ad oggi, la sigaretta elettronica è il device più efficace per smettere di fumare, poiché permette di ridurre gradualmente l’intake di nicotina fino a eliminarla del tutto dalle proprie abitudini. In assenza di questa possibilità, i vapers non avranno a disposizione molte alternative e potrebbero addirittura tornare alle classiche sigarette, con tutti gli svantaggi che questa scelta comporterebbe.
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Nicotina e nicotina sintetica, qual è la differenza?
La caratteristica principale della nicotina sintetica è, come intuibile dal nome, che non deriva da foglie di tabacco ma viene sintetizzata in laboratorio. I procedimenti che portano alla sua creazione permettono di riprodurne soltanto le caratteristiche desiderate e, in particolare, di eliminare le nitrosammine, composti particolarmente nocivi che sono presenti nella vera nicotina.
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Niente più nicotina sintetica in USA, come hanno reagito gli svapatori?
Michael Landl, referente della World Vaper Alliance, ha commentato:
“Non ha senso incattivirsi verso un prodotto che ha consentito a tantissime persone di smettere di fumare. La nicotina sintetica è un modo innovativo per ridurre gli effetti dannosi del fumo e fornire un’alternativa alle sigarette tradizionali. È un metodo che si è dimostrato efficace in molti Paesi del mondo. Questo schema normativo porterà molte conseguenze negative nei progetti di contenere i danni causati dal tabacco, limitando potenzialmente l’accesso ai prodotti di svapo e costringendo gli ex fumatori a tornare alle sigarette”.
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