Se sei passato da poco allo svapo o intendi abbandonare il fumo tradizionale per i device elettronici potrebbe sorgerti un dubbio fondamentale, ossia: a quante sigarette corrispondono le svapate, i puff e i liquidi per e-cig?
Scegliere di passare al fumo alternativo porta con sé alcune modifiche del proprio comportamento e delle proprie abitudini.
Chi fuma da tanto vorrebbe infatti che il suo momento di svago e di relax rimanga intonso, e intende ritrovare lo stesso appagamento e le stesse sensazioni pur non consumando più tabacco.
Una risposta complessa
Rispondere alla domanda a quante sigarette corrisponda una svapata non è cosa semplice, perché le variabili che entrano in gioco sono tante.
Partiamo dal principio che sia il fumo tradizionale che quello alternativo condividono una funzione peculiare: trasportano all’interno del nostro organismo nicotina attraverso l’inalazione nel primo caso di tabacco combusto e nel secondo di vapore.
A parte questo, però, ci sono dei fattori tipici del mondo svapo che non sono facilmente equiparabili a quelli del fumo: il tipo di device che si usa, la boccata che si aspira, la quantità di sostanze disciolte nell’e-liquid, la frequenza di aspirazione e persino la tipologia di svapo, che può essere di guancia o di polmone.
Quindi è impossibile, a priori, dichiarare che 10 puff equivalgono a 10 tiri di sigaretta, ma cercheremo di individuare una serie di elementi utili a fare un calcolo indicativo.
Una questione di nicotina…
Anche con le sigarette normali, la variazione di sensazione quando si cambia marca o intensità – light, medium o strong- è lampante, tanto che chi è abituato con le bionde forti ha necessità di fumarne un paio di quelle più leggere.
Questa osservazione ci introduce al cuore del problema fondamentale del passaggio da sigaretta a e-cig: l’intensità di nicotina, principale responsabile del cosiddetto hit in gola che tanto appaga i fumatori.
Gli e-liquid contengono quantità variabili di milligrammi di nicotina per millilitro, solitamente dai 3 ai 18 mg, anche se per la maggior parte dei casi si tratta di sali di nicotina.
Per cominciare ad abituarsi al nuovo metodo di assunzione della sostanza si può iniziare con la stessa quantità dichiarata sul pacchetto di sigarette e vedere se con una svapata la sensazione di appagamento sia la stessa.
Solitamente il corpo impiega un paio di settimane ad adattarsi al cambiamento, periodo durante il quale potrebbe sembrare di aver bisogno di più nicotina, cosa che si può fare aumentandone il dosaggio provvisoriamente per poi andarlo a scalare.
La peculiarità delle e-cig, infatti, è quella di portare l’ex fumatore a non assumere più nicotina, liberandolo una volta per tutte dalla dipendenza.
Quindi, utilizzando e-liquid con 18 mg di nicotina, l’equivalenza dovrebbe essere che una sigaretta normale è uguale a 10 boccate.
Una tabella riassuntiva
Per semplificare, ecco qui di seguito una tabella indicativa per fare il confronto in base alla nicotina presente nelle più comuni boccette di liquido per e-cig da 10 ml:
- 4 mg/ml = 50 sigarette tradizionali
- 6 mg/ml = 75 sigarette tradizionali
- 9 mg/ml = 120 sigarette tradizionali
- 12 mg/ml = 150 sigarette tradizionali
… e di device
Per stabilire a quante sigarette corrisponda un’e-cig l’altro fattore fondamentale è la tipologia di device che si decide di usare.
Il valore della resistenza, il voltaggio e i setting di vaporizzazione incidono infatti enormemente sullo stile di svapo e sulle sensazioni che si ottengono. Maggiore sarà la temperatura raggiunta dal vapore, più intensa sarà la sensazione che si riceve in gola, ma anche l’intensità di gusto e sapore.
Quindi, in definitiva, sebbene non esista una risposta univoca l’importante è trovare il dispositivo e il liquido che più ci soddisfano, per poi regalarsi la possibilità di variare e di sperimentare.
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