A volte è una moda, altre è una tendenza, altre ancora è una certezza: l’aroma Malburry ha vinto, in passato, tutte le reticenze degli svapatori, conquistando chi ama un gusto forte e deciso, dall’hit forte e chiaro.
Oggi non si trova più in giro, anche se talvolta qualcuno lo rammenta con nostalgia, alla caccia di qualche flacone superstite nei magazzini o nelle dispense, eppure il ricordo dei primi utenti che ne facevano uso è ancora vivido e sentito.
Ma cosa ha reso l’aroma Malburry così speciale? E perché poi è sparito dalla circolazione?? Ecco quello che abbiamo trovato in giro per blog e opinionisti, giusto per il gusto – e che gusto!- di dare una spiegazione alla riuscita di questo liquido per sigaretta elettronica.
Aroma Malburry, identikit
Iniziamo dalle cose semplici: il Malburry è prodotto dall’azienda Flavourland specializzata nella realizzazione di aromi per industrie alimentari, farmaceutiche e prodotti cosmetici.
L’aroma Malburry rientrava a far parte della schiera dei liquidi tabaccosi ed era un concentrato, dall’aspetto marrone chiaro, conteneva da 18 a 9 mg di nicotina e si trova nei classici flaconi da 10 ml.
Leggero ma intenso, dal gusto decisamente tostato e con un sentore di mandorle e di affumicato, era indicato soprattutto per gli ex fumatori che passano dalla tradizionale bionda alla sigaretta elettronica perché il quantitativo di nicotina restituiva un buon hit in gola.
Attenzione a non confonderlo con altri liquidi per sigaretta elettronica molto diffusi anche al giorno d’oggi che hanno come aromatizzazione di base il gelso: in inglese infatti questa mora si chiama “Mulburry” ma gli ejuice in questo hanno tutt’altra caratteristica, vertendo su note dolciastre e fruttate.
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Che fine ha fatto l’aroma Malburry?
L’esperienza della casa produttrice, la Flavourland, alla ricerca delle miscele perfette per soddisfare le esigenze di ogni cliente, ha fatto sì che si sia imposta sul mercato degli aromi, naturali e non, sotto qualsiasi forma, da quelli liquidi a quelli atomizzati, dalle emulsioni alle polveri.
In un primo momento, soprattutto tra il 2010 e il 2015, la Flavourland ha incontrato il favore del pubblico svapatore, sempre alla ricerca dei suoi composti considerati di alto livello e di grande soddisfazione.
Con il tempo però l’azienda ha abbandonato il comparto, specializzandosi in altri settori, sebbene fornisse a chi la contattasse direttamente sia i listini dei liquidi a disposizione sia la possibilità di riceverli direttamente a casa qualora fossero introvabili online o in negozio.
Oggi rimangono alcuni e-commerce che ancora distribuiscono i suoi prodotti, ma l’aroma Malburry sembra per lo più introvabile.
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Con cosa sostituire l’aroma Malburry?
I nostalgici ricorderanno l’immagine della sagoma del cowboy che si staglia contro un cielo infuocato, acceso dal tramonto, simbolo dell’aroma Malburry.
Non potendolo più reperire in molti hanno cercato di replicarne le note intensamente tabaccose, con ricette fai da te.
La Flavourland forniva alcuni concentrati da mixare con il glicole propilene, la glicerina e l’acqua demineralizzata, per cui era possibile anche stabilire se aggiungere o meno la nicotina in base.
Oggi si può optare invece per liquidi tabaccosi già pronti, la gamma è decisamente più vasta che 10 anni fa, l’unico inconveniente è che a differenza di allora la varietà è talmente ampia da dover sperimentare in lungo e in largo prima di individuare l’aroma giusto.
E per chi ama dilettarsi tra alambicchi e miscele, basterà rimboccarsi le maniche e provare a togliere e aggiungere gocce di infusi e concentrati, fintanto da non trovare un sosia perfetto dell’aroma Malburry!
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